L’amianto è un minerale friabile naturale che è stato ampiamente utilizzato in molti prodotti manifatturieri, come ad esempio isolanti, tessuti, materiali da costruzione e prodotti per l’edilizia, tuttavia, l’esposizione alle fibre di amianto può causare gravi malattie polmonari, tra cui asbestosi, mesotelioma e cancro ai polmoni.
La valutazione della presenza di fibre di amianto in un contesto ambientale è di fondamentale importanza per garantire la sicurezza delle persone che lavorano o vivono in queste aree.
L’analisi delle fibre di amianto è il metodo standard per la rilevazione di fibre di amianto nell’aria, nell’acqua e nel suolo.
Questa tecnica prevede la raccolta di campioni mediante l’utilizzo di filtri o di cassette in grado di catturare le particelle in sospensione nell’aria.
Successivamente, i campioni raccolti vengono analizzati al microscopio ottico per determinare la presenza di fibre di amianto.
L’analisi delle fibre di amianto richiede una grande attenzione, poiché la manipolazione dei campioni può portare alla rottura delle fibre e alla loro dispersione nell’ambiente, inoltre, le fibre di amianto possono essere molto sottili e di difficile rilevazione al microscopio ottico.
è necessario utilizzare tecniche di laboratorio avanzate per garantire la massima accuratezza dei risultati.
La microscopia elettronica a scansione (SEM) è una tecnica di analisi avanzata che consente di osservare le particelle a elevata risoluzione.
Questa tecnica viene spesso utilizzata per la valutazione della presenza di fibre di amianto, poiché consente di visualizzare le fibre con maggiore chiarezza rispetto alla microscopia ottica.
L’analisi SEM consente di distinguere tra diverse tipologie di fibre di amianto, come ad esempio crocidolite, amosite e crisotilo.
L’analisi SEM richiede una preparazione dei campioni più complessa rispetto all’analisi delle fibre di amianto, poiché i campioni devono essere trattati con una soluzione chimica per rimuovere le impurità e i contaminanti.
Successivamente, i campioni vengono inseriti all’interno del microscopio elettronico a scansione, dove vengono analizzati per la presenza di fibre di amianto.
L’analisi a microscopia ottica a contrasto di fase modificato (MOCF) è una tecnica di analisi avanzata che consente di distinguere tra le fibre di amianto e le altre particelle presenti nell’ambiente.
Può essere utilizzata per raccogliere campioni di aria (acqua o suolo) in diverse aree dell’ambiente, come ad esempio fabbriche, edifici, cantieri edili, aree di demolizione, discariche e siti contaminati.
Questa tecnica prevede l’utilizzo di filtri di membrana, che consentono di raccogliere le fibre di amianto presenti nell’aria durante un periodo di tempo determinato.
I filtri vengono poi sottoposti a una serie di trattamenti chimici e termici per rimuovere le sostanze organiche presenti e concentrare le fibre di amianto.
Successivamente, le fibre di amianto vengono osservate al microscopio ottico o al microscopio elettronico a scansione (SEM) per determinare la loro morfologia e la loro composizione chimica.